Le nostre inviate nel cuore della GMG

«L'arcivescovo di Rio: Benvenute nella città che vi accoglie con le braccia aperte del Cristo redentore»

Luisa e Carmela sono nel centro di Rio: dal 15 al 28 luglio la cattedrale di San Sebastiano sarà il cuore del mondo. In questi giorni le nostre volontarie stanno prendendo istruzioni per poter accogliere nel migliore dei modi i pellegrini che un po’ alla volta raggiungono la città da ogni parte del mondo: saranno tre milioni quelli che parteciperanno con Papa Francesco alla XXVIII Giornata mondiale dei giovani.
I volontari internazionali (provenienti da paesi diversi dal Brasile) sono 2.800, meno di 100 gli italiani e solo 4 dalla Campania: una benedizione di Dio che due di loro, la metà, siano della nostra diocesi e città di Acerra.
Il 15 luglio, al via gli accrediti: «Abbiamo ritirato il pass per viaggiare gratis sui mezzi di Rio. E’ bellissimo», raccontano Carmela e Luisa, che per raggiungere la cattedrale sono passate davanti al mitico stadio Maracanà. A darle una mano, mentre si muovono per Rio, ci sono i volontari della parrocchia dell’Immacolata concezione e san Sebastiano, tra cui Thiago, giovane ingegnere sposato con due figli: «Conosce bene l’italiano – dice Luisa – e abbiamo in comune la passione per Laura Pausini». «Ci muoviamo in autobus – soggiunge Carmela – insieme ai giovani del mondo intero: tutti in viaggio incontro a Cristo».
«Siamo in mezzo a portoricani, messicani, venezuelani, italiani e tanti altri stupendi giovani di tutto il mondo», raccontano con entusiasmo Luisa e Carmela il 16 luglio, mentre si dirigono in Cattedrale per la Messa di benvenuto ai volontari presieduta dall’arcivescovo di San Sebastiano Rio De Janeiro, monsignor Orani João Tempesta. «Benvenuti nella città che vi accoglie dalla cima del Corcovado con le braccia aperte del Cristo redentore», dice il vescovo alle migliaia di volontari in festa. Monsignor Tempesta ha 62 anni, è monaco cistercense, ed è vescovo di San Sebastiano Rio De Janeiro – la diocesi più importante del Brasile insieme a quella di San Paolo – dal 2009; subito dopo carica le migliaia di volontari ari presenti in Cattedrale: «Voi – dice – avete un posto speciale nel cuore della Gmg per la vostra generosità». Del resto, la spiritualità brasiliana è piena di entusiasmo: «Al termine della proclamazione del Vangelo – dicono Carmela e Luisa – un lungo applauso saluta la Parola del Signore». L’atmosfera è resa più intensa dalla liturgia del giorno: si celebra la Madonna del Carmelo, della quale i brasiliani e lo stesso arcivescovo sono molto devoti. «L’arcivescovo – continuano commosse Luisa e Carmela – ci ha mostrato tanta tenerezza; al momento dello scambio della pace ci ha invitati ad abbracciarci per conoscerci e vivere in pace questo servizio. Un tripudio di emozioni e fratellanza». Il vescovo ha poi parlato ai ragazzi della spiritualità benedettina e dell’importanza del tenere sempre uniti preghiera e lavoro. «E’ uno spettacolo unico vedere ragazzi con le bandiere di tutto il mondo sventolarci sulla testa»: l’adrenalina è alle stelle mentre Luisa e Carmela entrano in Cattedrale. Così, nonostante il fisiologico disagio per i lunghi spostamenti in autobus – magari attraversando «posti poco raccomandabili con la ruota del pulmann forata» – e per le ore perse di sonno – si dorme «in sacco a pelo nella palestra della parrocchia» – cresce l’attesa per Papa Francesco.
Il 17 luglio le nostre si dirigono all’auditorium Giovanni Paolo II, dove posano per la foto ufficiale insieme ai volontari di tutto il mondo. «Il luogo – dice Luisa – è una sorta di quartiere generale per la Chiesa di Rio: in esso si svolgono le più importanti manifestazioni cattoliche della città. Jefferson è un giovane brasiliano di 23 anni: un ragazzo in gamba, studia letteratura italiana in Brasile. Molto disponibile e semplice, intraprendente, serio e allegro allo stesso tempo, Jefferson si occupa in questi giorni della formazione dei giovani volontari giunti a Rio dalla nostra Penisola, fornendo notizie tecniche e logistiche.
A pranzo Luisa e Carmela si spostano a Copacabana, in un ristorante tipico brasiliano insieme ad una ventina di altri volontari italiani: «Michele, simpaticissimo di Brescia; Mario di Bergamo; Franco postino a Como e Ottavia di Lanciano».
Nel pomeriggio visitano Casa Italia, il quartiere generale degli italiani a Rio, presso la parrocchia san Paolo dei padri barnabiti: qui risiede l’intero staff dell’Ufficio nazionale di Pastorale giovanile e l’Ufficio nazionale delle comunicazioni sociali, che offrirà una mano nella trasmissione in Italia di tutto quanto succede in questi giorni a Rio. A pochi metri risiedono i vescovi italiani.
A Casa Italia fervono i preparativi: la struttura apre ufficialmente dal 19 luglio. «Un tuffo al cuore – raccontano Luisa e Carmela – quando abbiamo visto i simboli italiani della Giornata mondiale dei giovani: il Crocifisso di San Damiano che parlò a San Francesco e la statua della Madonna di Loreto». Dall’85 accompagnano i giovani italiani in giro per il mondo.
Alle 18.00 c’è la Messa in portoghese, ma prima c’è tempo per tornare sulla spiaggia di Copacabana, a due passi, e dare un’occhiata al luogo che la settimana prossima sarà il centro del mondo: il 23 la Messa d’inaugurazione della Gmg con l’arcivescovo di Rio, monsignor Tempesta; il 24 la Festa degli italiani; il 25 la festa di accoglienza per Papa Francesco e il 26 la spettacolare Via Crucis.
 Dopo la Messa, Carmela e Luisa partecipano all’adorazione eucaristica in italiano. Prima di tornare a casa c’è tempo per una passeggiata nei quartieri ricchi della città e incrociare il Teatro municipale – «in Brasile si ascolta molta musica», ci informa Carmela – e quello che si identifica con una sorta di Parlamento di Rio. «Da queste parti – aggiungono – c’è anche la bellissima Chiesa della Madonna del Carmelo».
Luisa e Carmela fanno anche in tempo ad intravedere la mostra Sulle orme del Signore, l’esposizione dei Capolavori d’arte dal Vaticano e dai Musei Italiani, dal 9 luglio al 12 ottobre 2013 presso il Museu Nacional de Belas Artes, il più importante museo di Rio de Janeiro. Ogni anno, infatti, la Fondazione Giovanni Paolo II del Pontificio consiglio dei laici accompagna la Giornata mondiale dei giovani con una mostra che prende spunto dal tema della Giornata: quest’anno, «Andate e fate discepoli tutti i popoli». Addirittura, Luisa e Carmela incontrano una manifestazione di pensionati che le salutano e si fermano per farle passare: «Nonostante le difficoltà, sono contenti della Gmg; i brasiliani si affidano molto e quasi ci invidiano il papa».
Ma Carmela e Luisa hanno fretta di rientrare dalle Suore della divina provvidenza, che le hanno ospitate nel quartiere Catumbi, ai piedi di una favela, nei giorni scorsi e presso le quali si sono riportate per difficoltà logistiche: ad attenderle c’è suor Maria Neide, la madre provinciale, i cui occhi parlano di un’altra Rio e un’altra Gmg.
Ma di questo speciale incontro vi parleremo nella prossima puntata del Diario da Rio: appena domani!
 
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