La solennità dell’Assunzione a Santa Maria a Vico

La Santa Messa con il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, e i festeggiamenti in Valle in onore della Patrona Maria SS. Assunta

 Il tradizionale richiamo dei fedeli della Valle di Suessola alla Basilica “Maria SS. Assunta” nel giorno Solenne in cui la Chiesa Cattolica celebra il Dogma dell’Assunzione, uno dei Misteri più profondi e sublimi della fede cristiana, neanche quest’anno si è lasciato attendere ed è stato valorizzato da due felici coincidenze temporali: L’Anno giubilare della Misericordia e il II Centenario di Fondazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata.
 
Ricchissimo di eventi folkloristici e ispirati alla pietà popolare il programma dei festeggiamenti in onore della Patrona della Valle, Maria SS. Assunta, dispiegatisi in un arco temporale di cinque giorni con al centro, nel cuore dell’estate e della Festa, la Solennità dell’Assunzione di lunedì 15 agosto. All’inizio della Santa Messa, padre Saverio Fabiano, parroco dell’Assunta, nel ricordare la condizione della Chiesa pellegrina sulla Terra, ha ringraziato e dato il benvenuto al vescovo Antonio Di Donna, guida in questo cammino, pastore della diocesi.
 
Durante la Concelebrazione, il vescovo ha sottolineato l’importanza e la bellezza delle espressioni della Pietà Popolare, del folklore in cui «si incarna la fede». «Dobbiamo essere contenti di questo. La fede deve sempre essere incarnata nella mentalità di un popolo, nei suoi usi e costumi, nelle sue tradizioni, nella cultura e nelle manifestazioni di gioia e di festa – ha affermato il presule – ma dall’altra parte però dobbiamo stare attenti che non capiti che il popolo faccia festa dimenticandone il motivo. Il rischio in Paesi come il nostro di antica tradizione cristiana è che la fede non si incarni più e non sia più il motivo della festa. Ai pastori il compito di ricordare al popolo il motivo della Festa» spiega Di Donna e aggiunge: «Qual è quindi il motivo della Festa e qual è la fede della Chiesa in questo giorno dell’Assunta? Noi crediamo che Gesù Cristo è risorto dai morti! Egli ha voluto associare a Sé tutti quelli che sono Suoi, che credono in Lui e che osservano la Sua Parola. Prima tra costoro, prima Credente e Discepola Maria, la Madre che è stata unita a Lui in modo mirabile, solidale in tutto». Il vescovo ha fatto poi riferimento al Dogma dell’Assunzione, ultimo dogma della Chiesa proclamato nel 1950 da Pio XII con il quale si certifica che la Madre di Dio è stata accolta in Cielo in anima e corpo. Riflettendo sulla sacralità del corpo del cristiano, Tempio dello Spirito Santo, Di Donna ha parlato della piaga sociale dello sfruttamento e mercificazione del corpo femminile e di altre piaghe sociali legate alla figura della donna quali il femminicidio.
 
«Continuiamo a camminare nella storia», ha concluso il presule, secondo il quale «esistono tre modi di camminare: come il nomade, che girovaga senza meta; come il turista, passa, consuma, visita e va via; come il pellegrino che è il modo del cristiano: camminare tutti insieme conoscendo bene la meta».
 
Le manifestazioni popolari e folkloristiche hanno avuto inizio sabato 13 agosto, giornata dedicata ai pellegrini e agli immigrati proseguendo con gli eventi di domenica 14 tra cui la scherma medioevale avutasi in mattinata in piazza “Compagnia della Rosa e della Spada”. La realizzazione del Mosaico del Pellegrino (i fedeli sono stati invitati a partecipare alla costruzione del mosaico ponendo su di esso una pietra), i tradizionali carri e gigli votivi, lo Spettacolo del Teatro Nazionale dei Burattini tutti eventi del 15 agosto. Per continuare nelle giornate di martedì 16 agosto con esibizioni di tiro con l’arco e infine la giornata di mercoledì 17 agosto dedicata agli ammalati, al ritorno della Statua in Chiesa e alla reposizione della Madonna per concludere così la tradizionale Festa Patronale della Valle.