Con il cielo nel cuore

16 maggio 2021 – Ascensione del Signore _ B

Ogni domenica professando la nostra fede diciamo che Gesù «è salito al cielo, siede alla destra del Padre». Oggi, celebrando l’Ascensione, la Chiesa ci invita a considerare il dono che Gesù ci ha fatto salendo al cielo. Infatti, in lui «la nostra umanità è innalzata» accanto a Dio e noi viviamo nella speranza di «raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria» (colletta). Egli «ci ha preceduti nella dimora eterna non per separarsi dalla nostra condizione umana, ma per darci la serena fiducia che dov’è lui, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria» (prefazio). La Chiesa oggi «esulta di santa gioia» perché non solo conosciamo qual è la nostra meta, la pienezza della vita, ma in Gesù già l’abbiamo ricevuta.

Tutta questa gioia non ci distoglie dal nostro lavoro qui sulla terra, anzi è il propulsore che ci spinge ad affrontare la vita, ad andare avanti nonostante le difficoltà. Infatti, ai discepoli Gesù affida una missione da compiere: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Gesù ritornerà, ma l’attesa del suo ritorno è operosa: la buona notizia dell’amore di Dio va portata «in tutto il mondo», «a ogni creatura». È una missione affidata alla Chiesa, ad ogni battezzato, a noi che lo abbiamo conosciuto. “Ogni creatura” per noi è ogni persona che incontriamo, così “tutto il mondo” per noi è ogni luogo che frequentiamo: casa, ufficio, scuola, parrocchia, palestra, super mercato, parco pubblico… A quelle persone che incontriamo in questi luoghi siamo chiamati ad annunciare il Vangelo con la nostra vita.

E Gesù non ci lascia soli. Sì, sale al cielo, ma resta con noi, difatti, dice Marco che «il Signore agiva insieme con loro»: ci ha donato la sua presenza, il suo potere, il potere dell’amore che ci fa scacciare i demoni, cioè di togliere tutto ciò che ci allontana da Dio e ci divide dagli altri; ci rende forti per non cedere alle seduzioni del mondo (soldi, egoismo, violenza), ci fa parlare lingue nuove, cioè ci dona la capacità di trovare sempre il modo per testimoniare il suo amore in ogni nuova situazione che si presenta. Possiamo anche sperimentare la solitudine, sentire l’assenza di Dio, ma proprio in questi momenti dobbiamo far forza sulla nostra fede e credere fino in fondo alla promessa di Gesù di restare con noi (cf Mt 28,20). Lui agisce con noi, sostiene ogni nostro sforzo, ci ha donato il suo Spirito, il Paraclito, “colui che sta accanto” e resta con noi per sempre (cf Gv 14,16) e ci dona la sua forza per essere suoi testimoni (cf I lettura).

Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali. Il Papa esorta a “Comunicare incontrando le persone dove e come sono”. Dice: «La buona novella del Vangelo si è diffusa nel mondo grazie a incontri da persona a persona, da cuore a cuore». La nostra vita deve essere il “luogo” in cui ognuno può venire e vedere (cf Gv 1,39) la verità delle parole che annunciamo, sperimentare la concretezza dell’amore di Dio.

Siamo chiamati a vivere qui sulla terra con il cielo nel cuore, questo farà risplendere sul nostro volto, nella nostra vita la gioia pasquale.

Maria accompagni il nostro cammino, ci sostenga con la sua dolce presenza di Madre.

don Alfonso Lettieri