Ancilla Domini

La Comunità dell’Annunziata di Acerra racconta Maria a conclusione dei festeggiamenti per la Solennità dell’Annunciazione del Signore. I complimenti del vescovo Antonio Di Donna, presente alla rappresentazione ieri sera in parrocchia

Cercare nella tavolozza della vita di Maria i colori e illuminare il nostro presente è lo scopo del recital organizzato dalla parrocchia M. SS. Annunziata di Acerra, per realizzare il quale circa trenta persone – giovani e adulti – hanno lavorato due mesi.
 

Dieci canzoni eseguite dal vivo, accompagnate da suggestive coreografie e rannodate da un testo tratto da «Maria, donna dei nostri giorni» di don Tonino Bello e «In nome della madre» di Erri De Luca. Un viaggio che restituisce il fascino di tempi lontani senza allontanarci dal pulsare del presente, vivo e incalzante; racconto ed evocazione, poesia e concretezza, i colori accesi del dramma e della festa accanto alle sfumate trasparenze della tenerezza e della meraviglia.Di Maria mai abbastanza si dirà. Il recital è la scoperta di una donna dei nostri giorni, che prima di essere incoronata regina del cielo

 ha respirato la polvere della nostra terra: nella sua casa, nel suo quotidiano, si possono cogliere i mille riflessi di una vita che ha sapore di pane e profumo di stelle; il suo è amore concreto che si tinge di servizio e di fortezza, di inventiva e di audacia.Nella casa del mondo, i popoli tutti la chiamano Madre, e Maria a tutti chiede di chiamarsi fratelli; nelle nostre case, quando ogni donna o uomo si china sugli ultimi, su chi è umiliato, respinto, calpestato, getta sull’oggi un riflesso della vita di Maria, fiore della speranza dell’umanità. Maria ci insegna a considerare la vita quotidiana come il cantiere dove si costruisce la storia della salvezza. «Ancilla Domini» è stata una grande emozione – un sogno realizzato della Comunità, fili intrecciati dalle mani di Maria per formare una meravigliosa tela – arricchita dalla partecipazione sentita del vescovo.