Tutti i cittadini sono invitati a visitare la mostra, in esposizione presso il Museo diocesano fino al 6 gennaio, per apprezzare l’antica bellezza generata dalla fusione di fede e creatività intorno a un soggetto semplice, un neonato tra le braccia di sua madre, a cui nemmeno il decoro più sfarzoso può sottrarre la sua umana e umile divinità.
L’essenza del Natale diventa immagine concreta nelle forme e nei materiali del presepe. La mostra d’arte presepiale ‘Quanno nascette Ninno’, inaugurata lo scorso 15 dicembre presso il Museo diocesano di Acerra e allestita dall’equipe del centro di cultura ‘Acerra Nostra’, propone una vasta collezione di opere presepiali donate non solo da artisti affermati, quali Cuono e Michele Gaglione, ma dagli stessi cittadini acerrani. Dal tradizionale presepe ‘napoletano’ alle natività etniche, la venuta di Gesù Bambino nel mondo si accende di tonalità vivaci e al tempo stesso solenni.
In un tempo in cui il Natale è vissuto come una festa in cui «manca il festeggiato», monsignor Giovanni Rinaldi pone in evidenza il valore «teologico» del presepio, che ci aiuta, secondo il vescovo di Acerra, a comprendere «da dove viene Gesù».
Oltre la celebrazione del sacro mistero del Natale, e il recupero della tradizione attraverso forme espressive originali e innovative, «la mostra ha per scopo – afferma Franco Mennitto, direttore del Museo di Pulcinella – la creazione di un presepe della città».
Un’intera comunità può ritrovarsi intorno alla culla di Gesù per riscoprire valori autentici e, soprattutto, una Verità d’amore che sfida il secolo dell’incertezza e della vanità.
Diverse sono le iniziative proposte dalle istituzioni culturali acerrane per il periodo festivo. Non mancheranno concerti ispirati al tradizionale repertorio natalizio, a cura del maestro Modestino De Chiara e della Civica Scuola di Musica.
A inaugurare la mostra anche il sindaco Raffaele Lettieri, impegnato negli ultimi mesi a «far quadrare il bilancio comunale», per cui «è stato necessario rinunciare agli addobbi urbani e rispondere alle esigenze dei tanti cittadini che ogni giorno, presso la casa comunale, chiedono una continua assistenza materiale».