Arriva ad Acerra il pellegrinaggio giubilare nelle terre inquinate

Che “la tappa di Acerra, terra simbolo dell’inquinamento ambientale, sia all’altezza di questo pellegrinaggio”.
È l’auspicio del vescovo Antonio Di Donna che
al grido di “mai più” lo scempio delle nostre campagne, ha dato il via nella piazza principale di Cancello Scalo, nel comune di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, alla terza tappa del cammino che i pellegrini stanno compiendo nei luoghi simbolo della fertilità, ma anche del degrado ambientale.
Presente l’amministrazione comunale con il delegato del sindaco di San Felice.
Dopo avere deposto un pugno di terreno del posto nel vaso che raccoglierà la terra di ogni luogo delle 12 diocesi che le nove tappe del pellegrinaggio regionale toccheranno, le centinaia di persone partecipanti si sono dirette verso le sorgenti del Riullo e Calabricito attraversando sentieri di campagna.
Alla Locanda del Gigante, monsignor Di Donna ha accolto ancora i pellegrini parlando della terra di Acerra, da secoli tra le più fertili d’Europa, motore dell’economia agricola della città. Di Donna ha parlato anche della terra quale elemento “terapeutico” per i ragazzi che vengono ospitati nella struttura per recuperarli dalle diverse tossicodipendenze o per scontare pene alternative al carcere.
Dopo il necessario e meritato ristoro, i “camminatori” sono andati nei pressi dell’inceneritore, altro luogo simbolo delle lotte di Acerra per difendere la propria vocazione territoriale.
Questa sera la chiusura nella Cattedrale di Acerra, con la Messa alle 19.00 presieduta dal vescovo Antonio Di Donna. Infine la cena e uno spettacolo. Musicale.
Il pellegrinaggio regionale è promosso dalla Conferenza episcopale campana e sta attraversando le diocesi tra Napoli e Caserta colpite dall’inquinamento.
È partito il 16 maggio da Pompei con il conferimento del mandato ai pellegrini da parte del presidente della Cec Antonio Di Donna.
Terminerà a Napoli il 24 maggio, giorno del decimo anniversario della Laudato si’ di papa Francesco, l’enciclica sulla cura della casa comune, che insieme al Giubileo e agli 800 anni del Cantico delle creature di san Francesco, è tra i motori principali del pellegrinaggio.

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Diocesi di Acerra
Ufficio comunicazioni sociali

Nota stampa

Arriva ad Acerra il pellegrinaggio giubilare nelle terre inquinate

Domenica 18 maggio i partecipanti giungeranno alle 9.30 da Nola a Cancello Scalo, nel comune di San Felice a Cancello. Da lì a piedi si dirigeranno verso la Cattedrale attraversando alcuni territori colpiti negli anni dall’inquinamento ambientale.

E’ partito da Pompei ieri mattina, con destinazione ultima Napoli il 24 maggio, il pellegrinaggio attraverso le diocesi tra Napoli e Caserta colpite dall’inquinamento ambientale.

Promossa dalla Conferenza episcopale campana, l’iniziativa si snoda in nove giorni di cammino in 11 diocesi, e celebra l’Anno santo, il decimo anniversario della Laudato si’ e l’ottavo centenario del Cantico delle creature di san Francesco.

I pellegrini toccano luoghi simbolo di degrado ambientale ma hanno modo di “cogliere” anche segni di speranza.

Domenica 18 maggio 2025 i partecipanti al cammino arrivano nella diocesi di Acerra, nel territorio di Cancello Scalo, comune di San Felice a Cancello. Ad accoglierli il vescovo di Acerra monsignor Antonio Di Donna e il sindaco di San Felice a Cancello, Emilio Nuzzo.

Da lì i “camminatori” partono verso la Cattedrale di Acerra a piedi per la celebrazione eucaristica presieduta alle ore 19 da monsignor Di Donna alla presenza del sindaco di Acerra, Tito d’Errico.

Prima però attraversano luoghi simbolo del degrado ambientale che ha colpito nei decenni il nostro territorio: località Calabricito, zona agricola tra le più fertili della Valle di Suessola, con una vasta zona inibita all’agricoltura per lo scarico di rifiuti tossici e in attesa di bonifica; le sorgenti del Riullo, dove la natura esprime in modo resiliente la propria voglia di rinascita; la Locanda del Gigante, per un momento di sosta e riflessione; località Lenza Schiavone, zona agricola vittima negli anni del disastro ambientale.

Il pellegrinaggio regionale si è aperto ieri a Pompei con il “Mandato” ai pellegrini conferito nel santuario della Beata Vergine del Rosario dal presidente dei vescovi campani, monsignor Antonio Di Donna.

Il programma completo e tutte le altre informazioni sulle tappe del cammino nelle 11 diocesi con territori compresi tra Napoli e Caserta sono disponibili sul sito www.conferenzaepiscopalecampana.it

Acerra, 17 maggio 2025

Antonio Pintauro
ucs@diocesiacerra.it 3336642406

Archivio
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Al via il pellegrinaggio di speranza che attraversa dodici diocesi della Campania tra Napoli e Caserta particolarmente colpite dall’inquinamento ambientale.
Dal 16 maggio, partenza da Pompei, al 24 maggio, arrivo a Napoli, i pellegrini toccheranno luoghi simbolo di degrado ambientale ma anche di speranza.
Nella nostra diocesi di Acerra domenica 18 maggio partiremo alle ore 9.30 da Piazza Castra Marcelli di Cancello Scalo. Seguiremo il seguente percorso: Località Calabricito, Località Grottareale, Locanda del Gigante (momento di riflessione e pranzo a sacco), Località Lenza/Schiavone, Località Pagliarone, Località Curcio, Rione Madonnelle, Piazza Duomo.
Alle 19.00 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo in Cattedrale
Alle 20.30 cena e momento di festa.

Per iscriverti alla tappa di Acerra (18 maggio), compila il form in calce entro le ore 23.59 del 16 maggio.

 

Questa mattina a Pompei c’è stato un intenso momento di preghiera nel Santuario della Beata presieduto da S.E. Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana.

Nel corso della celebrazione, tenutasi nel Santuario della Beata Vergine del Rosario, è stato conferito il mandato ai pellegrini che a piedi percorreranno le tappe del cammino tra le Diocesi campane: un gesto simbolico e spirituale che li invia come cristiani, testimoni di speranza e custodi del creato, in un pellegrinaggio che è anche segno concreto di conversione ecologica e di vicinanza alle comunità ferite dall’inquinamento.

Il Pellegrinaggio, che si svolge dal 16 al 24 maggio, attraverserà le Diocesi campane segnate dalla presenza di Siti Inquinati di Interesse Nazionale, toccando i luoghi dove più forte è il grido della terra e il grido dei poveri, nel segno della profezia della Laudato si’.
Di seguito, riportiamo il testo della riflessione proposta da Mons. Di Donna durante il momento di preghiera:
Iniziamo questo cammino con una richiesta di perdono: “Signore perdonaci, che cosa abbiamo fatto della nostra madre terra? L’abbiamo saccheggiata fino a non avere coscienza dei nostri limiti. Pensavamo che lo sviluppo fosse infinito. Ma il nostro sviluppo, il nostro potere, la nostra libertà ha un limite”. Diciamo “mai più”. Mentre ci chiediamo “Dove eravamo, perché siamo stati omertosi?”.
Cammineremo come pellegrini. Il nostro cammino non è quello del nomade, senza meta; non è quello del turista, che è camminare consumando. I pellegrini camminano verso una meta che è la Gerusalemme celeste, la città futura, la comunione con Padre, Figlio e Spirito Santo. I pellegrini camminano insieme, come popolo in cammino, una delle immagini più belle che ci ha dato il Vaticano II.
Camminare insieme, anche se siamo pochi, a noi si unirà giorno per giorno il popolo delle 12 chiese locali direttamente coinvolte. Rendiamo grazie al Signore per papa Francesco che ci ha donato la Laudato si’, ultimo documento con Fratelli tutti del magistero sociale della Chiesa che inizia dagli Atti degli apostoli, dai grandi Padri della Chiesa che hanno parlato della Carità verso tutti.
Impegniamoci perché la Laudato si’ sia più conosciuta e più tradotta in gesti concreti, partendo dalla costituzione in ogni diocesi dell’ufficio per la custodia del creato, dall’inserimento del testo nei cammini di fede. Chiediamo la conversione del cuore di vescovi e presbiteri: che non abbiamo ritrosia a toccare temi del Magistero sociale della Chiesa, non per fare politica ma per difendere la dignità delle persone.
Camminiamo a 800 anni dal Cantico: facciamo nostro lo sguardo di Francesco, contemplativo, esatto opposto dello sguardo consumistico, che sfrutta e possiede. Mentre lo sguardo contemplativo è eucaristico, rendimento di grazie al Signore.
Pellegrini andate, attraverso i vescovi della Conferenza episcopale campana è il Signore stesso che vi manda. Come andare? Andate e ascoltate, guardate. Ascoltate il grido della terra che geme e delle vittime dell’inquinamento ambientale. Assumete uno sguardo di compassione, lo sguardo materno di Maria, prendete i sui occhi e sostituiteli ai vostri. Poi ci racconterete.
Siate i ponti tra le diocesi, segno della comunione concreta tra le 12 Chiese. Un segno di comunione tra le Chiese impegnate nell’annuncio della bontà della creazione. Siate Pellegrini di speranza: guardate con occhi trasfigurati andando oltre la bruttura e fissando gli occhi sui segni di speranza.
Non tutto è perduto: l’uomo è ancora capace di Dio, che ancora ci affida la terra per averne cura.

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COMUNICATO STAMPA
14 aprile 2025

 LE CHIESE DELLA CAMPANIA SULLE ORME DELLA LAUDATO SI’ NEL DECIMO ANNIVERSARIO DELL’ENCICLICA SULLA CURA DELLA CASA COMUNE. DAL 16 AL 24 MAGGIO IN PROGRAMMA UN PELLEGRINAGGIO SUL TERRITORIO DI DIOCESI CON SITI INQUINATI DI “INTERESSE NAZIONALE”. MONSIGNOR ANTONIO DI DONNA, PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE CAMPANA: «DALLE NOSTRE TERRE UN’INIZIATIVA DAL VALORE GIUBILARE».

IL 12 MAGGIO 2025, ALLE 11:00, PRESSO IL PALAZZO VESCOVILE DI ACERRA (BIBLIOTECA DIOCESANA-PIAZZA DUOMO) SI TERRÀ LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA CON LA PRESENZA DEI VESCOVI CAMPANI, DELL’EQUIPE REGIONALE CHE HA SEGUITO L’ORGANIZZAZIONE, DEI TESTIMONI DI IMPEGNO E SPERANZA CHE SARANNO PROTAGONISTI DELLE UNDICI TAPPE.

Inizierà il 16 maggio 2025, dal Santuario della Beata Vergine di Pompei, per concludersi, il 24 maggio 2025 nell’Arcidiocesi di Napoli, il Pellegrinaggio giubilare di speranza sulle orme della Laudato si’, promosso dalla Conferenza Episcopale Campana per celebrare i dieci anni dell’enciclica sulla cura della Casa comune.

Undici le diocesi direttamente impegnate nell’organizzazione, il cui territorio sarà percorso da un gruppo di pellegrini costituito da delegati di ogni Chiesa locale. I camminatori attraverseranno l’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia per poi raggiungere la Diocesi di Nola (17 maggio), di Acerra (18 maggio), di Aversa (19 maggio), di Caserta (20 maggio), le Diocesi di Teano Calvi e Sessa Aurunca (21 maggio), l’Arcidiocesi di Capua (22 maggio), la Diocesi di Pozzuoli (23 maggio). I pellegrini giungeranno nella Arcidiocesi di Napoli il 24 maggio, data in cui, nel 2015, fu pubblicata l’enciclica Laudato si’. Un grande Meeting a Piazza del Gesù concluderà il cammino.

In questo tempo giubilare, l’iniziativa vuole essere un segno di speranza per una terra dalle non poche ferite all’ambiente, con pesanti ricadute sulla salute degli abitanti. Preghiera, penitenza, denuncia e annuncio le caratteristiche di questo cammino delle Chiese campane che toccherà alcuni luoghi simbolo dello scempio territoriale, con l’intento di tenere alta l’attenzione sulla cura dell’ambiente e offrire occasioni di confronto coinvolgendo istituzioni, associazioni, scuole, società civile.

«Le chiese della Campania hanno raccolto in questi anni il grido di dolore di un popolo colpito da quello che i vescovi hanno chiamato “dramma umanitario”. Lo stesso Pontefice ha confessato che sorvolare in elicottero le terre tra Napoli e Caserta è stato uno tra i motivi dominanti per scrivere le profetiche pagine della Laudato si’, che già il 26 settembre 2015 determinò per le nostre Chiese una svolta: tutti i vescovi convennero ad Acerra in occasione della Giornata regionale del Creato. Fu già quello un “pellegrinaggio interiore” quale tappa di sintesi di un percorso nelle diocesi sulla salvaguardia del creato. Perciò a maggio prossimo, per sette giorni, attraverseremo il territorio di diocesi con siti inquinati di “interesse nazionale” toccando luoghi simbolo, evidenziando criticità ma anche opere segno. Tutte le chiese della Campania sono unite spiritualmente: quelle non direttamente coinvolte promuoveranno locali iniziative» spiega monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza Episcopale Campana. E aggiunge: «Con il Giubileo ribadiamo che la cura della Casa comune parte dall’accoglienza della sofferenza di un popolo dal quale siamo stati convertiti alla causa ambientale, in relazione con il lavoro e i poveri».

Il fiume Sarno, lo Stir di Tufino e le cave nel nolano, l’inceneritore ad Acerra, il biodigestore di Gricignano d’Aversa, la discarica di località Lo Uttaro nel casertano e quella dell’area ex-Pozzi Ginori a Calvi Risorta, la zona di Bagnoli e quella di Napoli Est, sono alcuni dei luoghi che i pellegrini raggiungeranno. Non mancherà la voce di chi si impegna per le bellezze locali e per la cura di quanti vivono condizioni di fragilità. Il gruppo di delegati visiterà luoghi di interesse naturalistico, come la foce del Volturno, e storico-artistico; incontrerà esperienze di speranza e solidarietà come quelle di Campo Laudato si’ di Caserta, di Impronta Solidale della Caritas di Nola, della Locanda del Gigante, comunità per tossicodipendenti ad Acerra, del Centro di prima accoglienza Fernandes nell’Arcidiocesi di Capua, del Centro polifunzionale Arcobaleno della Diocesi di Pozzuoli.

Il 12 maggio 2025, alle 11:00, presso il palazzo vescovile di Acerra (Biblioteca diocesana – Piazza Duomo) si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa con la presenza dei vescovi campani, dell’equipe regionale che ha seguito l’organizzazione, dei testimoni di impegno e speranza che saranno protagonisti delle undici tappe.

Massimo La Corte
Incaricato Regionale
Settore Comunicazioni sociali
Cell. 377 998 1408

 

 

La locandina dell’evento (16-24 maggio)

 

La tappa della Diocesi di Acerra (toccherà i Comuni di San Felice a Cancello e Acerra) – 18 maggio 2025

Iscrizioni chiuse