Il ritorno dei nostri giovani da Lisbona

L'esperienza incancellabile della Giornata mondiale della gioventù

Ogni viaggio è fatto di scoperte e questo è stato uno di quei viaggi davvero particolari. Oltre ad essere partiti fisicamente abbiamo viaggiato e riscoperto i nostri cuori. Alla fine di ogni esperienza si fa sempre un resoconto di ciò che abbiamo vissuto e stavolta noi abbiamo avuto davvero tanto tempo a disposizione per farlo, visto il nostro viaggio di ritorno in nave. Stare senza cellulare per un tratto così lungo ci ha permesso di riflettere su questi giorni trascorsi e sulle esperienze vissute; non sono mancati momenti di condivisione che hanno arricchito ognuno di noi. Io e i miei compagni di viaggio, grazie a questa GMG ci siamo resi conto di non essere gli unici ad aver bisogno di essere amati dal Signore. In milioni siamo partiti da ogni parte del mondo senza sapere di preciso cosa ci aspettasse e tutto questo per amore di Dio. Ieri abbiamo partecipato tutti insieme, giovani della Campania e della Calabria, alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Attilio Nostro e la parola chiave della Parola era “Lamentele”: abbiamo mai pensato che le piaghe di Gesù non sono state altro che ferite d’amore per noi e per la nostra salvezza? Quanta gente ha fame di Dio e del Suo amore? Gli altri per essere saziati hanno bisogno del nostro amore! Quindi è importante donare noi stessi per gli altri, farci Eucarestia per il prossimo.
Durante la notte, prima di riposare, con la compieta presieduta da don Raffaele, che ci ha accompagnati in questo viaggio, ci siamo immersi nel silenzio e abbiamo avuto modo di parlare e condividere ciò che ci portavamo nel cuore: è stato un momento davvero forte perchè, oltre ad essere stato del tutto spontaneo, nel silenzio della notte ci siamo lasciati andare parlando liberamente di ciò che ci portavamo al termine di quest’esperienza.
Anche questa mattinata è partita all’insegna della condivisione con ragazzi di altre diocesi. Dal Vescovo Mons. Angelo Spinillo e dagli altri sacerdoti che ci hanno accompagnato ci sono state date tre “parole-spunto” per poter poi riflettere singolarmente all’interno di piccoli gruppi misti: ricordare, condividere, brillare.
Alla fine di questo viaggio abbiamo capito che ciò che abbiamo vissuto non è finito e che ogni singola esperienza fatta in questi giorni deve essere ricordata e condivisa con tutti! Non dobbiamo dimenticarci di brillare ed è stato proprio questo il fulcro della condivisione: in che modo voglio portare la luce agli altri? Come dare continuità a quest’esperienza nella nostra vita parrocchiale? Abbiamo condiviso le nostre idee per poter arricchire e far brillare le nostre comunità tramite la luce entrata nel cuore di ognuno di noi in questi giorni speciali.

Angela Visco

 

Ritorno da Lisbona – Il Messaggio del Vescovo

La Veglia e la Messa

Le parole del Papa a un milione e mezzo di giovani a Lisbona per la Giornata mondiale

“La gioia non sta chiusa, non è custodita sotto chiave. La gioia bisogna cercarla, bisogna scoprirla”.
Fiumi di giovani (secondo le autorità 1.500.000) sono stati i destinatari dell’invito a cercare con inquietudine e a scoprire la gioia e le sue radici. Hanno attraversato Lisbona fino a giungere al “Campo di Grazia” per vivere la Veglia insieme al Papa, un tempo di silenzio, di grazia e di amicizia. Un tempo in cui i cuori si sono connessi alla rete del cuore di Dio.
Il cammino fatto dai giovani della nostra diocesi, insieme a quelli di tutto il mondo per giungere ai settori – sotto il caldo sole portoghese, con la stanchezza, il sudore, il peso degli zaini, lo scoraggiamento, fino a giungere alla meta – delinea l’esperienza concreta di quanto il Papa ha aggiunto nella Veglia: “voi vi stancate a volte? Pensate a cosa accade quando uno è stanco: non ha voglia di far niente, come diciamo in spagnolo uno getta la spugna perché non ha voglia di andare avanti e allora uno si arrende, smette di camminare e cade”.
E aggiunge : “Voi credete che una persona che cade, nella vita, che ha un fallimento, che anche commette errori gravi, forti, che la sua vita sia finita? No! Che cosa bisogna fare? Alzarsi!”.
Conclude con la bellissima frase degli alpini: “Nell’arte di salire – sulla montagna –, quello che conta non è non cadere, ma non rimanere caduto”.
La notte trascorre tra musica, incontri vecchi e nuovi, amicizie che nascono ed emozioni e storie condivise. Tutti a “letto” nel proprio sacco a pelo e ci si rivede all’alba per godersi per l’ultima volta questo panorama.
Ci si risveglia, un po’ confusi, ma basta poco per mettere a fuoco e dirsi: “Buona Domenica, Feliz domingo, Happy Sunday, Bon Dimanche”.
Alle 9:00 (ora locale) ci sarà la Celebrazione Eucaristica con il Papa. Nel frattempo ci si mette a posto come meglio si può.
Ai giovani Papa Francesco consegna 3 verbi, come impegno da assumere nella valle della quotidianità, dopo essere scesi dal monte dell’incontro e della grazia: “Brillare”, “Ascoltare” e “Non temere”.
Al termine il grande annuncio: nel 2027 la GMG si svolgerà in oriente, in Corea del Sud, a Seul.
Ci si rimette in piedi, con i volti stanchi ma felici, e si ritorna a casa, si va verso i nostri paesi, le nostre chiese, le nostre famiglie, che diventano la prossima meta. Ci si incammina con il bagaglio del cuore pieno di un’esperienza che parlerà, forse, più domani che oggi. Riusciremo a guardare la nostra esistenza abitudinale in modo nuovo? Riusciremo a brillare, ascoltare e a non aver paura nella vita quotidiana? Questa è la sfida del cammino di ritorni, che porta in sé delle novità.

Vincenzo Guadagno

 

 

 

Il pellegrinaggio

La preghiera dei giovani a Fatima

I partecipanti della nostra diocesi alla Giornata mondiale della gioventù che si sta svolgendo a Lisbona hanno fatto tappa al santuario mariano

Nella giornata di venerdì 4 agosto il gruppo giovani della diocesi di Acerra che partecipa alla JMJ 2023, si è recato al santuario di Fatima. Durante la celebrazione nel giorno della memoria di san Giovanni Maria Vianney, patrono dei parroci, vissuta insieme ai tanti pellegrini presenti, ci è stato rivolto l’invito a mettersi in cammino, «alzarsi in fretta» per annunciare la gioia del Vangelo come i tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta.

Nel pomeriggio ci siamo spostati verso Lisbona, al Parque Eduardo VII per partecipare alla Via Crucis presieduta da Papa Francesco. La domanda del Santo Padre, «Voi piangete?», riapre nuovamente il tema delle difficoltà che i giovani incontrano nella vita di tutti i giorni, come cittadini di questo mondo così fragile tra le varie stazioni e meditazioni. In particolare le testimonianze di alcuni giovani hanno manifestato le difficoltà di cogliere quelle opportunità che sono slancio per la vita.

I temi dell’aborto, del bullismo, della tossicodipendenza, della depressione, la pressione durante il periodo di pandemia sono quelle ferite aperte che tutti ci portiamo dentro, che fanno male.

La risposta sono gli esempi di come si è riusciti a superare il buio con l’accoglienza ricevuta, l’abbraccio della Chiesa.

 

Leila Lo Cicero

Al Parque Eduardo VII con il Papa

Il secondo giorno per gruppo di giovani della Diocesi di Acerra, partito per vivere GMG 2023, il 03 agosto hanno partecipato al primo incontro RiseUp, incontri di riflessione sui grandi temi affrontati durante il pontificato di Papa Francesco: Ecologia Integrale, Amicizia Sociale e Misericordia. Il tema affrontato insieme alle Diocesi di Bologna e Imola è stato quello dell’Amicizia Sociale.

Ci siamo chiesti allora quali sono le amicizie e i legami che già riempiono la nostra vita, partendo dalla famiglia, passando per il gruppo parrocchiale, la scuola e il lavoro, per concludere con il cerchio più ampio della città che ogni giovane abita. Nelle condivisioni tra i giovani è emerso quanto questi legami siano fondamentali per la vita di ognuno. È emersa però anche la necessità di dare una nuova spinta a queste relazioni, travagliate dalle richieste e dalle aspettative della società attuale.

Ci ha aiutato a riflettere il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della conferenza episcopale italiana, ricordando che, in una società sempre più sola e individualista, l’uomo ha bisogno di riscoprire il suo essere socievole (mai da solo), perché la solitudine, e le patologie che porta con sé, può essere curata solo amando e stando accanto all’altro. Ci tocca amare tutti, anche chi ci è «antipatico», riuscendo a guardare quanto di bello e di umano ha, perché ognuno di noi è una benedizione.

Nel pomeriggio ci siamo spostati a Lisbona per accogliere Papa Francesco al Campo dell’Incontro (Parque Eduardo VII), insieme a tanti altri giovani di altre nazionalità (America, Messico, Thailandia, Corea, Francia sono solo alcuni dei nuovi amici che abbiamo incontrato).

Dopo averlo accolto con canti e balli, ci siamo preparati per ascoltare cosa Papa Francesco volesse dirci. Il suo discorso continua un po’ sulla scia delle riflessioni della mattina. Ognuno di noi è chiamato per nome dal Signore, così come siamo, non per quello che potremmo o vorremmo essere, con la nostra forte volontà di andare sempre avanti. La Chiesa è la comunità dei chiamati e non dei migliori, che ha spazio per tutti. Non c’è nessuno di troppo.

Gridando insieme “esta es la juventuded del Papa” ci siamo presi l’impegno di accogliere l’altro, come Gesù fa per primo con noi.

«Abbiate coraggio!» è il saluto rivolto ad ogni giovane da Papa Francesco. E noi con coraggio andremo avanti seguendo la strada che Gesù ci ha preparato.

Maria Odierno

La Chiesa di Acerra alla Giornata Mondiale della Gioventù

Con l’arrivo di Papa Francesco nella capitale del Portogallo entra nel vivo la trentasettesima edizione degli incontri dei giovani di tutto il mondo con il Pontefice. In ventiquattro dalla nostra diocesi, accompagnati dal direttore della Pastorale giovanile don Raffaele D’Addio, si uniranno ai 65mila italiani e alle centinaia di migliaia provenienti da ogni parte della terra.

Un’esperienza che segna la vita

Saranno 65mila circa, da oltre 180 diocesi, guidati da 106 vescovi e da decine di sacerdoti, religiosi e religiose, i giovani italiani che in questi giorni sono in partenza, con auto, navi, bus, aerei e treni, alla volta di Lisbona per partecipare alla GMG e incontrare Papa Francesco, insieme ad altre centinaia di migliaia di loro coetanei di ogni parte del mondo. Dalla nostra diocesi saranno 24 i giovani che hanno scelto di mettersi in gioco e accogliere l’invito del Papa.

La Giornata Mondiale dei Giovani è un’esperienza che segna la vita dei giovani: ritrovarsi in una parte del mondo con centinaia di altri giovani lascia senza parole e dà una particolare carica alla propria fede, insieme all’esperienza di Chiesa universale che diventa quasi tangibile.

“Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39): è questo il tema del Messaggio del Santo Padre ai giovani in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù. Veniamo da un tempo di crisi, sanitaria ed economica, che ha lasciato tracce profonde nella vita di giovani e ragazzi, e un evento come la GMG, con la sua proposta del viaggio, con la fatica di uscire dal proprio letto, l’allontanarsi dalle comodità di cui tutti godiamo, può offrire il vantaggio di sperimentare sé stessi e gli altri in un modo diverso, nuovo. Sarà un momento di coesione tra giovani provenienti da parrocchie diverse che certamente darà i suoi frutti di fraternità anche al ritorno.

Alla vigilia di questa partenza, non nascondo le preoccupazioni, le ansie ma anche l’entusiasmo e la voglia di stare con i giovani che pervade l’equipe diocesana di Pastorale Giovanile che si prepara a partire. Questo evento però diventa anche un momento di verifica del nostro modo di fare pastorale giovanile. La GMG dà modo, infatti, di rilanciare l’attenzione delle parrocchie sui giovani affinché siano visti sempre meno come “oggetto” e sempre più come “soggetto” attivo della nostra pastorale. Diventa importante riprendere perciò la Christus Vivit e verificare a che punto siamo con la sua assimilazione nelle nostre comunità. Forse è arrivato il momento di prendere sul serio quello che il Papa dice al numero 230: «Oltre al consueto lavoro pastorale che realizzano le parrocchie e i movimenti, secondo determinati schemi, è molto importante dare spazio a una “pastorale giovanile popolare”, che ha un altro stile, altri tempi, un altro ritmo, un’altra metodologia. Consiste in una pastorale più ampia e flessibile che stimoli, nei diversi luoghi in cui si muovono concretamente i giovani, quelle guide naturali e quei carismi che lo Spirito Santo ha già seminato tra loro».

La GMG allora può essere anche l’occasione di questo rilancio. Certo, bisognerà pensare e offrire ai giovani momenti di rilettura, di verifica personale e comunitaria per far scendere nel cuore le esperienze e farle proprie. L’impegno del servizio diocesano di pastorale giovanile, per il prossimo anno, sarà quello di ripartire dalle parrocchie, ascoltare le esigenze dei parroci, degli operatori pastorali e dei giovani stessi, per dare nuovo entusiasmo al cammino dei giovani nella nostra diocesi.

Don Raffaele D’Addio

 

La preparazione

Festa regionale a Pompei

Il pontificio santuario di Pompei lo scorso 10 giugno ha accolto giovani provenienti da tutte le diocesi campane in occasione della festa regionale dei giovani. L’accoglienza da parte della PG regionale e dei membri della gioventù francescana ha da subito creato un clima di fraternità all’insegna della musica, del divertimento e della spiritualità.

Successivamente l’ingresso della croce della GMG sulle note dell’inno portoghese “Há Pressa no Ar” (“in fretta si va”) ha segnato l’inizio del secondo momento, moderato dal direttore della Pastorale Giovanile della Campania, Don Daniele Palumbo: è stato caratterizzato da momenti di leggerezza come lo sketch del comico Enzo Fischetti e testimonianze di alcuni giovani. Essi grazie all’incontro delle giuste guide, hanno potuto sperimentare la bellezza di vivere secondo la Parola del Signore e di lasciare la propria impronta lungo il cammino della vita che percorrono quotidianamente, offrendo così una testimonianza di fede autentica.

Tale giornata è stata l’occasione per poter non solo incontrare tutti i giovani campani, ma in modo particolare i pellegrini che parteciperanno alla GMG di Lisbona; in vista di essa mons. Aiello ha tenuto un intervento sull’importanza di prepararsi al viaggio, sottolineando di allenare i muscoli del cuore per poter vivere una grande esperienza di Chiesa. Seguendo la croce, poi, tutti i partecipanti si sono incamminati per raggiungere l’interno del santuario per poter vivere un momento di preghiera e riflessione animato dal coro dei giovani della diocesi di Acerra e presieduto dal vescovo Villano. Hanno affidato alla Vergine Maria tutto ciò che tiene fermi i giovani di oggi, che non gli permette di alzarsi e mettersi in cammino, affinché superino ogni ostacolo, così da contribuire, ciascuno con i propri talenti, alla propagazione della fede, nell’ambiente in cui vivono e in tutto il mondo.

La festa regionale dei giovani ha rappresentato un’occasione preziosa per prepararsi spiritualmente alla Giornata Mondiale della Gioventù, creando un clima di fraternità e di fede che accompagnerà i giovani nella loro avventura a Lisbona.

Annarita Travaglino

La testimonianza

E’ il momento di alzarsi e andare incontro al mondo

“Si alzò, e andò in fretta”. In fretta, si, perché mancano poche ore alla partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù e la trepidazione si fa sentire tra i giovani pellegrini. Durante l’ultimo incontro, insieme al kit nazionale, è stata fornita una lista di cose essenziali da portare, per poter agevolare la preparazione del bagaglio, ma la vera sfida sta nell’individuare ciò che è superfluo, per alleggerire il carico.

I vari appuntamenti degli ultimi mesi sono stati fondamentali per la preparazione a queste giornate, tuttavia ciò che realmente ci attende rappresenta un mistero. Lo spirito è pronto e l’entusiasmo non manca: infatti è dal giorno in cui abbiamo manifestato il desiderio di prendere parte alla GMG che è possibile percepire la gioia. È il momento di alzarsi dalla paura che ci tiene a terra, dalle ansie, dalla solitudine e di aprirsi al mondo, di arricchirsi delle differenze del prossimo e condividere la bellezza di essere Chiesa.

È il momento di lasciare la propria casa, i confort e i capricci, per abbracciare l’Essenziale. Spogliarsi del superfluo per fare spazio all’autenticità, all’amore.

Tutti i pellegrini della diocesi di Acerra sono alla loro prima esperienza, ma siamo certi che questa rappresenti un’occasione per crescere spiritualmente e arricchirci, aprendoci all’incontro fraterno e alla comunione universale; troveremo la forza di superare le incertezze lasciandoci alle spalle tutto ciò che potrebbe ostacolare il nostro cammino.

Siamo pronti per questa nuova avventura!

Annarita Travaglino

Pronti per vivere la settimana della GMG?

Non sarai a Lisbona con il gruppo di giovani della nostra Diocesi?

La pastorale giovanile e vocazionale e i giovani della parrocchia Maria SS del Suffragio (Acerra) saranno in collegamento in diretta, Sabato 5 Agosto ore 19:45, con la Veglia del Papa con i giovani.

Partecipa anche tu alla Veglia insieme ai giovani della nostra diocesi!

Per organizzarci al meglio, conferma la tua partecipazione compilando il seguente form: https://forms.gle/PT5LvACrRq9YCsix6