Gruppi sinodali e Nuclei tematici

Diocesi di Acerra

Indicazioni metodologiche per i gruppi sinodali

 

  • In questa fase di ascolto, che durerà fino a marzo 2022, è di fondamentale importanza interpellare sia coloro che vivono la vita parrocchiale, sia i cosiddetti “lontani”. Certo, è impossibile costruire momenti di confronto con tutte le persone della parrocchia, si può, però, cercare di coinvolgere e dare voce a più persone possibili. Per questo motivo è bene pensare ad un momento di presentazione del Cammino sinodale aperto a tutta la parrocchia (assemblea parrocchiale?), anche attraverso la valorizzazione delle nuove tecnologie.

 

  • Ogni gruppo sinodale, avrà un coordinatore e possibilmente un’altra persona che possa aiutare nella verbalizzazione dell’incontro. Affronterà i Nuclei tematici (vedi retro), oppure potrà sceglierne alcuni su cui fermare l’attenzione, ma sempre tenendo presente il quadro d’insieme.
  • I gruppi sinodali posso avere una durata diversa; ciò a cui occorre mirare è il più ampio coinvolgimento possibile, perché il Cammino sinodale possa contribuire a mettere in movimento le nostre comunità.
  • È necessario attivare più gruppi di confronto, ognuno dei quali dovrebbe avere almeno 6-7 persone e non superare le 10-12 persone. Gli incontri dei diversi gruppi possono anche svolgersi contemporaneamente.
  • Ogni nucleo tematico propone diverse domande; non bisogna preoccuparsi di rispondere ad ogni domanda interna al nucleo, ma ogni partecipante risponde a quelle che ritiene per lui più importanti.
  • In ogni incontro, aperto e chiuso con una breve preghiera, vengono lette le domande dei nuclei tematici, poi vengono lasciati alcuni minuti di silenzio per permettere a ciascuno di riflettere sul proprio intervento.
  • Ogni gruppo, alla fine del percorso, elaborerà una sintesi dell’ascolto.
  • Si cerchi di evitare alcune possibili insidie, quali, ad esempio: concentrarsi su noi stessi e sulle nostre preoccupazioni immediate; vedere solo “problemi”; non guardare oltre i nostri confini; la tentazione del conflitto e della divisione; trattare il Cammino sinodale come una specie di “parlamento”; ascoltare solo coloro che sono già coinvolti nelle attività della Chiesa.

 

  • Una Chiesa sinodale sa di dover camminare insieme con tutti, sa stare tra la gente e con la gente comune, anche con chi non si riconosce in essa, con chi appartiene ad altre fedi, con chi non crede.

 

Nuclei tematici da approfondire nei gruppi sinodali

Per aiutare a fare emergere le esperienze e a contribuire alla consultazione, indichiamo qui di seguito alcuni Nuclei tematici; essi sono stati indicati dal Documento Preparatorio ma anche adattati al nostro contesto, in particolare agli Orientamenti diocesani per l’anno 2021-22: “La difficile ripresa”.

  1. La ricaduta della Pandemia sul tessuto delle nostre comunità

Come leggere con gli occhi della fede l’attuale situazione di pandemia? Che cosa realmente ci preoccupa? Cerchiamo di capire “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (cfr. Orientamenti diocesani pagg. 3-5).

  1. Ascoltare

L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi. Verso chi la nostra Chiesa particolare è “in debito di ascolto”? Come vengono ascoltati i Laici, in particolare giovani e donne? Come integriamo il contributo di Consacrate e Consacrati? Che spazio ha la voce delle minoranze, degli scartati e degli esclusi? Riusciamo a identificare pregiudizi e stereotipi che ostacolano il nostro ascolto? Come ascoltiamo il contesto sociale e culturale in cui viviamo?

  1. Dialogare

Tutti sono invitati a parlare con coraggio e parresia, cioè integrando libertà, verità e carità. Come promuoviamo all’interno della comunità e dei suoi organismi uno stile comunicativo libero e autentico, senza doppiezze e opportunismi? E nei confronti della società di cui facciamo parte? Quando e come riusciamo a dire quello che ci sta a cuore? Come funziona il rapporto con il sistema dei media (non solo quelli cattolici)? Chi parla a nome della comunità cristiana e come viene scelto?

Il dialogo è un cammino di perseveranza, che comprende anche silenzi e sofferenze, ma capace di raccogliere l’esperienza delle persone e dei popoli. Quali sono i luoghi e le modalità di dialogo all’interno della nostra Chiesa particolare? Come vengono affrontate le divergenze di visione, i conflitti, le difficoltà? Come promuoviamo la collaborazione con le Diocesi vicine, con e tra le comunità religiose presenti sul territorio, con e tra associazioni e movimenti laicali, ecc.? Quali esperienze di dialogo e di impegno condiviso portiamo avanti con credenti di altre religioni e con chi non crede? Come la Chiesa dialoga e impara da altre istanze della società: il mondo della politica, dell’economia, della cultura, la società civile, i poveri…?

La spiritualità del camminare insieme è chiamata a diventare principio educativo per la formazione della persona umana e del cristiano, delle famiglie e delle comunità. Come formiamo le persone, in particolare quelle che rivestono ruoli di responsabilità all’interno della comunità cristiana, per renderle più capaci di “camminare insieme”, ascoltarsi a vicenda e dialogare? Che formazione offriamo al discernimento e all’esercizio dell’autorità? Quali strumenti ci aiutano a leggere le dinamiche della cultura in cui siamo immersi e il loro impatto sul nostro stile di Chiesa?

  1. Partecipare – Discernere

Una Chiesa sinodale è una Chiesa partecipativa e corresponsabile. Come si identificano gli obiettivi da perseguire, la strada per raggiungerli e i passi da compiere? Come viene esercitata l’autorità all’interno della nostra Chiesa particolare? Quali sono le pratiche di lavoro in équipe e di corresponsabilità? Come si promuovono i ministeri laicali e l’assunzione di responsabilità da parte dei Fedeli? Come funzionano gli organismi di sinodalità a livello della Chiesa particolare? Sono una esperienza feconda?

In uno stile sinodale si decide per discernimento, sulla base di un consenso che scaturisce dalla comune obbedienza allo Spirito. Con quali procedure e con quali metodi discerniamo insieme e prendiamo decisioni? Come si possono migliorare? Come promoviamo la partecipazione alle decisioni in seno a comunità gerarchicamente strutturate? Come articoliamo la fase consultiva con quella deliberativa, il processo del decision-making con il momento del decision-taking? In che modo e con quali strumenti promuoviamo trasparenza e accountability?

  1. Missione

La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa, a cui tutti i suoi membri sono chiamati a partecipare. Poiché siamo tutti discepoli missionari, in che modo ogni Battezzato è convocato per essere protagonista della missione? Come la comunità sostiene i propri membri impegnati in un servizio nella società (impegno sociale e politico, nella ricerca scientifica e nell’insegnamento, nella promozione della giustizia sociale, nella tutela dei diritti umani e nella cura della Casa comune, ecc.)? Come li aiuta a vivere questi impegni in una logica di missione? Come avviene il discernimento sulle scelte relative alla missione e chi vi partecipa? Come sono state integrate e adattate le diverse tradizioni in materia di stile sinodale che costituiscono il patrimonio di molte Chiese, in particolare quelle orientali, in vista di una efficace testimonianza cristiana? Come funziona la collaborazione nei territori dove sono presenti Chiese sui iuris diverse?

Dobbiamo abbandonare il comodo criterio pastorale del “si è fatto sempre così”; insieme con Papa Francesco, invito tutti «ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi di evangelizzazione» (EG 33).

Ripensare, questo facciamolo insieme con gli operatori pastorali e/o il Consiglio pastorale; si chiama “discernimento comunitario”: se ne parla da tempo ma non l’abbiamo ancora compreso. Mettiamoci davanti al Signore chiedendogli: “Signore, che cosa dobbiamo fare? Che cosa ci chiedi in questo tempo?…”.

  1. Come lo scriba del Vangelo che “estrae dal suo tesoro cose antiche e cose nuove”

Facciamo bene le cose ordinarie ma non investiamo tutto su di esse, ma puntiamo sulla ricerca delle cose nuove (cfr. Orientamenti pagg. 10-16).

 

 

Per approfondimenti: https://www.synod.va/it.html