L’aiuto alla nostra debolezza

5 giugno 2022 – Pentecoste _ C

«Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo» (At 1,5) – aveva detto Gesù. E oggi si compie questa promessa, abbiamo ricevuto lo Spirito che «è Signore e dà la vita». Dono necessario, senza il quale non possiamo fare nulla (cf Gv 15,5), tanto che Gesù ha detto: «è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi» (Gv 16,7).

Siamo stati rivestiti di potenza dall’alto (cf Lc 24,49), abbiamo ricevuto lo Spirito che ci insegna e ci ricorda tutto ciò che Gesù ci ha detto (cf Gv 14,26), ci dona la sua forza per vivere il Vangelo, per essere suoi testimoni (cf At 1,8), il Paràclito che resterà con noi per sempre (cf Gv 14,16). Quanto ci ama il nostro Dio, ci dona tutto se stesso!

Fermiamoci a riflettere su questo grande dono. San Paolo ci ha ricordato che lo Spirito di Dio abita in noi, sta sempre con noi, ci aiuta e ci sostiene nella vita quotidiana, come dice la Sequenza che abbiamo pregato. Lui è «il padre dei poveri», di quelli che non hanno nulla, nemmeno il necessario per vivere – e come Padre provvede a loro – e dei poveri in spirito che riconoscono che tutto è dono di Dio; è il datore dei doni, ad ognuno dà il necessario per la sua vita: nel sacramento del matrimonio dà agli sposi la grazia per essere moglie e madre, marito e padre; agli ordinati dà la grazia per essere buoni pastori, distribuisce a ciascuno un carisma per il lavoro che è chiamato a fare: ci sono tanti bravi operai, medici, ingegneri, contadini, insegnanti, scrittori…, ognuno riceve dallo Spirito il necessario per esprimersi al meglio nel suo mestiere. «Lo Spirito Santo – dice il Papa – riversa santità dappertutto nel santo popolo fedele di Dio… Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere… Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio» (Gaudete et exsultate nn. 6-7).

Lo Spirito dà a tutti i suoi sette doni (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio). Non ci stanchiamo di chiedere il suo aiuto. Quando gli affanni e i dolori della vita ci portano nel buio, invochiamolo come «luce dei cuori»; quando vaghiamo alla ricerca di qualcosa che appaghi il nostro desiderio di pienezza, invochiamolo come «consolatore perfetto»; quando certe situazioni ci fanno sentire soli, ricordiamoci che lui è «l’ospite dolce dell’anima», sta nel profondo del nostro essere. Quando la preghiera ci sembra fredda, meccanica e siamo tentati di non pregare, ricordiamoci che è lo Spirito che ci fa rivolgere al Padre e chiamarlo Abbà, papà. E non c’è preghiera più perfetta di questa!

Che grande dono abbiamo ricevuto! Lo Spirito rende viva la Parola che stiamo ascoltando, è lui che trasforma il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo, è lui che fa di noi un corpo solo. Quando in certe situazioni non sappiamo cosa dire, invochiamolo, è lui che illumina le nostre menti; quando non riusciamo ad amare a causa della freddezza del cuore, ricordiamoci che lui «scalda ciò che è gelido» ed è lui l’Amore.

Invochiamolo su noi e sugli altri, quando siamo chiamati a fare qualcosa, quando dobbiamo dare consigli, nel delicato compito dell’educazione, quando bisogna prendere delle decisioni: egli viene in aiuto alla nostra debolezza – ci dice san Paolo (cf Rm 8,26).

In tutto questo lo Spirito non si sostituisce a noi, ci guida alla verità tutta intera (cf Gv 16,13) e la verità ci rende liberi (cf Gv 8,32), garantisce la nostra piena libertà: «Egli è presente nel più intimo di ogni cosa senza condizionare l’autonomia della sua creatura» (Laudato si’ 80). Lo Spirito, infatti, è creatore e vuole che anche noi abbiamo quella “fantasia della carità” che ci permette di far fronte ad ogni situazione.

Gesù ha detto che il Padre dà lo Spirito a coloro che lo chiedono (cf Lc 11,13). Perciò chiediamolo senza stancarci e guardiamo a Maria, donna dello Spirito, lei ci insegni a saper cogliere le sue ispirazioni e a seguirle.

don Alfonso Lettieri