Carcere possibile

Due giorni di festa e preghiera con i detenuti di Arienzo. Il cappellano: «Hanno riscoperto i loro buoni sentimenti»

«Grazie alla sensibilità della dottoressa Rosaria Casaburo è facile proporre e realizzare iniziative per far uscire i detenuti dalle ‘quattro mura’ e offrire loro la possibilità di familiarizzare». Il cappellano don Sergio Cristo e la nuova direttrice dell’istituto penitenziario di Arienzo hanno un obiettivo comune: aiutare i detenuti a rinnovare l’amicizia con Dio e con l’umanità. Don Sergio sottolinea il «coinvolgimento personale» della direttrice nelle attività di recupero e con gioia ci parla del frutto di questa proficua collaborazione: la festa del 6 e 7 ottobre, iniziata con un concerto di musica napoletana e resa solenne, ma anche familiare, dalla partecipazione del vescovo di Acerra. «Molti detenuti, afferma don Sergio, hanno vissuto con le loro famiglie la Santa Messa celebrata da monsignor Giovanni Rinaldi che ha conferito ad alcuni la Cresima e al termine ha offerto un momento di festa».
L’attività di recupero continua tutto l’anno. «Ogni giovedì, spiega don Sergio, ho la possibilità di proporre un percorso di catechesi mentre alla Messa del sabato partecipano in media 40 detenuti».